Requisiti di ammissione
Titoli obbligatori
- [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
Obiettivi formativi
Status professionale conferito dal titolo.
Medico chirurgo LM41
Il Laureato in Medicina e Chirurgia ad indirizzo biotecnologico, essendo abilitato all'esercizio della professione medica, successivamente all'iscrizione all'Albo Professionale dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, avrà opportunità di lavoro presso strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate o private. Potrà svolgere il proprio servizio anche
presso altre strutture territoriali delle ASL quali:
- Strutture ambulatoriali;
- Hospice;
- Residenze Sanitarie Assistenziali(RSA);
- Servizi per le Tossicodipendenze (SerT);
- Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD);
- Strutture Psichiatriche;
- Centri per i Disabili e le Lungodegenze.
- Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
(IRCCS).
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a indirizzo Biotecnologico parimenti agli altri Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia rappresenta requisito d'accesso per ulteriori percorsi di formazione, volti all'acquisizione di più ampie capacità professionali:
- Scuole di Specializzazione;
- Dottorati di Ricerca;
- Master;
- Corsi di Perfezionamento di Area Medica
- Scuole di Formazione di Medici di Medicina Generale
Il Laureato in Medicina e Chirurgia ad indirizzo biotecnologico, essendo abilitato all'esercizio della professione medica, successivamente all'iscrizione all'Albo Professionale dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, avrà opportunità di lavoro presso strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate o private. Potrà svolgere il proprio servizio anche
presso altre strutture territoriali delle ASL quali:
- Strutture ambulatoriali;
- Hospice;
- Residenze Sanitarie Assistenziali(RSA);
- Servizi per le Tossicodipendenze (SerT);
- Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD);
- Strutture Psichiatriche;
- Centri per i Disabili e le Lungodegenze.
- Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
(IRCCS).
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a indirizzo Biotecnologico parimenti agli altri Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia rappresenta requisito d'accesso per ulteriori percorsi di formazione, volti all'acquisizione di più ampie capacità professionali:
- Scuole di Specializzazione;
- Dottorati di Ricerca;
- Master;
- Corsi di Perfezionamento di Area Medica
- Scuole di Formazione di Medici di Medicina Generale
Caratteristiche prova finale.
Per essere ammesso a sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi integrati previsti nel CdL ed avere superato i relativi esami, e deve aver espletato i tirocini pratico-abilitativi ed aver ottenuto un giudizio di idoneità. L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. La prova finale ha lo scopo di verificare la maturità scientifica del laureando al termine del corso di studio attraverso l'attività di ricerca sperimentale svolta sulla tematica oggetto del lavoro di tesi. È prevista la possibilità per lo studente di redigere la tesi in lingua inglese.
La determinazione del punteggio di laurea e le modalità di presentazione e valutazione del lavoro di tesi sono specificate nel regolamento Didattico del Corso di Studio
La determinazione del punteggio di laurea e le modalità di presentazione e valutazione del lavoro di tesi sono specificate nel regolamento Didattico del Corso di Studio
Conoscenze richieste per l'accesso.
I requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in ambito nazionale.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Le conoscenze iniziali richieste per l'accesso sono quelle relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, cultura generale e capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo.
Ai sensi della vigente normativa, sulla base del punteggio riportato nella prova di ammissione, si procede alla determinazione, per ognuno degli studenti ammessi, dell'eventuale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA).
Gli OFA sono pertanto attribuiti a tutti quegli studenti che, al test d'ammissione nazionale, abbiano conseguito una votazione inferiore ad una soglia annualmente fissata nel bando.
L'Obbligo Formativo Aggiuntivo deve essere recuperato durante il primo anno. Le modalità di recupero saranno disciplinate nel regolamento del corso di studio.
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Le conoscenze iniziali richieste per l'accesso sono quelle relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, cultura generale e capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo.
Ai sensi della vigente normativa, sulla base del punteggio riportato nella prova di ammissione, si procede alla determinazione, per ognuno degli studenti ammessi, dell'eventuale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA).
Gli OFA sono pertanto attribuiti a tutti quegli studenti che, al test d'ammissione nazionale, abbiano conseguito una votazione inferiore ad una soglia annualmente fissata nel bando.
L'Obbligo Formativo Aggiuntivo deve essere recuperato durante il primo anno. Le modalità di recupero saranno disciplinate nel regolamento del corso di studio.
Obiettivi formativi specifici.
Il percorso formativo del Corso di Medicina e Chirurgia ad indirizzo Biotecnologico (MedBioTec) è inquadrato nell’ambito della classe di laurea LM 41 ed ha l’obiettivo di formare medici chirurghi dotati di solide conoscenze scientifiche, integrate da una formazione in ambito biotecnologico-bioingegneristico e digitale a servizio della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie, oggi indispensabile per un medico che operi in una società tecnologicamente avanzata. La figura professionale che si vuole formare è quella di un medico che, oltre a essere in grado di esercitare la professione medico-chirurgica, sia in grado di applicare o sviluppare soluzioni tecnologiche per la prevenzione e cura delle malattie, il supporto all’invecchiamento e alle emergenze sanitarie, si tratta pertanto di un percorso che integra ricerca, formazione e assistenza sanitaria.
Il percorso formativo è pertanto fondato sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia prendendosi cura dell'essere umano con la conoscenza approfondita delle nuove tecnologie finalizzate al processo di cura, nell'ambito della complessità della medicina tecnologica e ingegneristica del futuro.
Il profilo, che identifica la mission specifica del corso di laurea, è quello di un medico che possieda:
• una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi di salute e delle malattie sia ad elevata prevalenza che delle malattie rare con una particolare attenzione e conoscenza al mondo della tecnologia bio-ingegneristica, che gli consenta di sfruttare appieno le nuove risorse tecnologiche applicate alla medicina ed interagire in modo propositivo con altre figure professionali distinte e complementari come quelle degli ingegneri biomedici con i quali sarà possibile interagire in modo diretto, grazie alla creazione di un linguaggio tecnico-scientifico trasversale comune;
• una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio, con una speciale attenzione ai principi della “medicina di precisione” che prevede l’applicazione di tecnologie e processi per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento di patologie in considerazione della variabilità individuale del genoma, dell'ambiente e dello stile di vita di ciascuna persona;
• una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'essere umano ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche, nella sua specificità di genere e di popolazione, inserito in uno specifico contesto sociale coniugato alle conoscenze atte a saper progettare, in collaborazione con i laureati magistrali in ingegneria, quei dispositivi innovativi tesi al miglioramento sostanziale della salute del paziente.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, il CdL MedBioTec prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso.
Il metodo didattico adottato, utile al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche tecnologiche e ingegneristiche, in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto con il paziente, sull'acquisizione di una buona abilità sia clinica che nel rapporto umano con il paziente, ma anche con competenze bio-tecnologiche informatiche e bio-ingegneristiche. I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all'esercizio professionale, identificate da un 'core curriculum' condiviso ed arricchito da conoscenze approfondite nelle aree correlate ai saperi di area biotecnologia ed informatico-digitale
Il percorso formativo è pertanto fondato sull'importanza dell'integrazione del paradigma biomedico del curare la malattia prendendosi cura dell'essere umano con la conoscenza approfondita delle nuove tecnologie finalizzate al processo di cura, nell'ambito della complessità della medicina tecnologica e ingegneristica del futuro.
Il profilo, che identifica la mission specifica del corso di laurea, è quello di un medico che possieda:
• una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi di salute e delle malattie sia ad elevata prevalenza che delle malattie rare con una particolare attenzione e conoscenza al mondo della tecnologia bio-ingegneristica, che gli consenta di sfruttare appieno le nuove risorse tecnologiche applicate alla medicina ed interagire in modo propositivo con altre figure professionali distinte e complementari come quelle degli ingegneri biomedici con i quali sarà possibile interagire in modo diretto, grazie alla creazione di un linguaggio tecnico-scientifico trasversale comune;
• una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio, con una speciale attenzione ai principi della “medicina di precisione” che prevede l’applicazione di tecnologie e processi per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento di patologie in considerazione della variabilità individuale del genoma, dell'ambiente e dello stile di vita di ciascuna persona;
• una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'essere umano ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche, nella sua specificità di genere e di popolazione, inserito in uno specifico contesto sociale coniugato alle conoscenze atte a saper progettare, in collaborazione con i laureati magistrali in ingegneria, quei dispositivi innovativi tesi al miglioramento sostanziale della salute del paziente.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, il CdL MedBioTec prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso.
Il metodo didattico adottato, utile al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevede l'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti analoghi o complementari lungo più anni di corso) dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche tecnologiche e ingegneristiche, in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto con il paziente, sull'acquisizione di una buona abilità sia clinica che nel rapporto umano con il paziente, ma anche con competenze bio-tecnologiche informatiche e bio-ingegneristiche. I contenuti specifici dei corsi e degli obiettivi formativi sono derivati dai compiti che la società affida alla professione medica rispondenti a un bisogno di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità irrinunciabili, necessarie all'esercizio professionale, identificate da un 'core curriculum' condiviso ed arricchito da conoscenze approfondite nelle aree correlate ai saperi di area biotecnologia ed informatico-digitale
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Il Corso di Laurea in MedBioTec si propone pertanto di formare un professionista medico/chirurgo che possieda anche le competenze tecnologiche e ingegneristiche di base, che gli consentano di essere un utilizzatore esperto delle tecnologie moderne applicate ai vari campi della medicina clinica e della ricerca scientifico-tecnologica di tipo traslazionale,
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale viene pertanto proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale. Queste dovranno assicurare anche solide basi di Fisica applicata alla Medicina, di Chimica e Biochimica, di principi ed applicazioni di Bioinformatica, Fondamenti di Informatica, fondamenti di Biomeccanica tissutale, e di Machine Learning funzionali alla comprensione dei principi tecnologici che sono alla base delle applicazioni bio-ingegneristiche in medicina. Le conoscenze metodologiche di base per la Bioinformatica, legate all'organizzazione di banche dati specifiche e alla loro interrogazione risultano fondamentali insieme a competenze sull'utilizzo di tecniche ad hoc di analisi di dati. In quest’ottica, l’avere dimestichezza con strumenti di gestione e di analisi dei dati e con la loro successiva trasformazione in informazioni, rappresenta una necessità sempre più importante nella formazione del medico/chirurgo vista la natura fortemente 'data driven' del processo decisionale che governa le sue scelte.
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia; dovranno essere altresì conosciute le principali applicazioni di alta tecnologia utili per l'implementazione efficace delle stesse.
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, in rapporto alla complessità delle tecnologie ingegneristiche applicate alla biomedicina;
d) Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente, della società e del rapporto utile e consapevole della tecnologia in medicina;
e) L'acquisizione della metodologia tecnologica, scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, anche in relazione alle tecnologie applicabili e con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere;
f) La conoscenza delle malattie rare e dei tumori rari e le correlate difficoltà per il malato tra cui la necessità di ottenere una diagnosi appropriata e rapida, la disponibilità di cure risolutive, l'andamento della malattia spesso cronico-invalidante, il peso individuale, familiare e sociale rilevante, al fine di poter applicare le più moderne ed appropriate tecnologie per implementare percorsi di prevenzione e sorveglianza e migliorare gli interventi diagnostici e terapeutici. In questo contesto l’applicazione della Medicina di Precisione è il presupposto fondamentale a garantire migliori risultati in termini di sopravvivenza e di impiego delle risorse disponibili in pazienti con patologie orfane, quali malattie rare e tumori rari;
g) La conoscenza della diagnostica molecolare delle malattie, dell’oncogenetica, delle metodiche e tecnologie diagnostiche avanzate delle malattie genetiche, ivi inclusi i tumori eredo-familiari, dei programmi di sorveglianza clinica e strumentale di anticipazione diagnostica, e della applicazione di strategie terapeutiche farmacologiche/chirurgiche guidate dai profili bio-molecolari delle malattie.
Tale percorso formativo è stato strutturato seguendo una metodologia top-down dall’analisi obiettivi formativi del CdS fino a quelli dei singoli insegnamenti, verificandone il pieno collegamento attraverso la compilazione della Matrice di Tuning.
I risultati di apprendimento attesi sono definiti integrando i 5 Descrittori di Dublino con quanto proposto dall’Institute for International Medical Education (IIME), e da 'The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe.
Come suddetto, gli obiettivi sono, inoltre, coerenti con quanto indicato dal “Core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CdLM italiani (consultabili sul sito internet: <a href="http://presidentimedicina.it/core-curriculum/).">http://presidentimedicina.it/core-curriculum/).</a>
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale viene pertanto proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e orizzontale tra:
a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale. Queste dovranno assicurare anche solide basi di Fisica applicata alla Medicina, di Chimica e Biochimica, di principi ed applicazioni di Bioinformatica, Fondamenti di Informatica, fondamenti di Biomeccanica tissutale, e di Machine Learning funzionali alla comprensione dei principi tecnologici che sono alla base delle applicazioni bio-ingegneristiche in medicina. Le conoscenze metodologiche di base per la Bioinformatica, legate all'organizzazione di banche dati specifiche e alla loro interrogazione risultano fondamentali insieme a competenze sull'utilizzo di tecniche ad hoc di analisi di dati. In quest’ottica, l’avere dimestichezza con strumenti di gestione e di analisi dei dati e con la loro successiva trasformazione in informazioni, rappresenta una necessità sempre più importante nella formazione del medico/chirurgo vista la natura fortemente 'data driven' del processo decisionale che governa le sue scelte.
b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia; dovranno essere altresì conosciute le principali applicazioni di alta tecnologia utili per l'implementazione efficace delle stesse.
c) La pratica medica clinica e le sue basi metodologiche, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina, in rapporto alla complessità delle tecnologie ingegneristiche applicate alla biomedicina;
d) Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico, in rapporto con quelli del paziente, della società e del rapporto utile e consapevole della tecnologia in medicina;
e) L'acquisizione della metodologia tecnologica, scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, anche in relazione alle tecnologie applicabili e con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere;
f) La conoscenza delle malattie rare e dei tumori rari e le correlate difficoltà per il malato tra cui la necessità di ottenere una diagnosi appropriata e rapida, la disponibilità di cure risolutive, l'andamento della malattia spesso cronico-invalidante, il peso individuale, familiare e sociale rilevante, al fine di poter applicare le più moderne ed appropriate tecnologie per implementare percorsi di prevenzione e sorveglianza e migliorare gli interventi diagnostici e terapeutici. In questo contesto l’applicazione della Medicina di Precisione è il presupposto fondamentale a garantire migliori risultati in termini di sopravvivenza e di impiego delle risorse disponibili in pazienti con patologie orfane, quali malattie rare e tumori rari;
g) La conoscenza della diagnostica molecolare delle malattie, dell’oncogenetica, delle metodiche e tecnologie diagnostiche avanzate delle malattie genetiche, ivi inclusi i tumori eredo-familiari, dei programmi di sorveglianza clinica e strumentale di anticipazione diagnostica, e della applicazione di strategie terapeutiche farmacologiche/chirurgiche guidate dai profili bio-molecolari delle malattie.
Tale percorso formativo è stato strutturato seguendo una metodologia top-down dall’analisi obiettivi formativi del CdS fino a quelli dei singoli insegnamenti, verificandone il pieno collegamento attraverso la compilazione della Matrice di Tuning.
I risultati di apprendimento attesi sono definiti integrando i 5 Descrittori di Dublino con quanto proposto dall’Institute for International Medical Education (IIME), e da 'The TUNING Project (Medicine) Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe.
Come suddetto, gli obiettivi sono, inoltre, coerenti con quanto indicato dal “Core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CdLM italiani (consultabili sul sito internet: <a href="http://presidentimedicina.it/core-curriculum/).">http://presidentimedicina.it/core-curriculum/).</a>
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati in MedBioTec devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura biomolecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell'essere umano. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonché ai fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia. Saranno in grado di comprendere i meccanismi che sono alla base delle tecnologie ingegneristiche applicate alla medicina, con particolare riguardo alla individuazione delle applicazioni di maggiore rilevanza e utilità nel campo delle principali patologie.
Più in dettaglio i laureati saranno in grado di:
1)raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate anche in base alle conoscenze acquisite dalla medicina di genere, e, più specificamente, dalla medicina di precisione.
2) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfofunzionali che si riscontrano nelle diverse malattie;
3)stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, anche in considerazione delle differenze di genere specifiche e secondo i principi della medicina di precisione, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni
3) individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
4) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
5) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute;
6)interpretare i bisogni globali dei pazienti, e dei loro familiari, in qualsiasi fase del percorso di una malattia, dalla diagnosi alle fasi di “inguaribilità” e “terminalità” quando esse avvengono, attraverso una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tengano conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia.
7)Saper discutere la globalità dei problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull'evidenza;
8) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutor di area) e di supporto personale agli studenti (tutor personali).
Particolare attenzione è data alla attività di laboratorio. A tal proposito si vuole sottolineare che il Dipartimento di DiMed, ChiBioFaram ed Ingegneria sono centri che agiscono in maniera trasversale, multidisciplinare e sinergici su diversi ambiti della ricerca scientifica, le cui finalità primarie sono focalizzate sulla didattica (offerte formative di I, II e III livello) e la ricerca in ambito chimico-farmaceutico-tecnologico, energetico, biomedico, biotecnologico, biologico e biologico-molecolare. In particolare ChiBioFaram ospita, uno dei centri nodali di ricerca avanzata sui materiali, processi e nanotecnologie e in ambito sensoristico (Lab Sensor Beyond-Nano).
Si tratta di elementi importanti, che fanno presagire come il polo possa assumere un ruolo di leadership sui temi di ricerca e formazione per la costruzione di una “Green and Healthy Society”. Appare anche importante sottolineare che diverse discipline presenti nel Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (di recente istituito presso il “Polo Papardo” ed incardinato nel Dipartimento di Ingegneria) offriranno agli studenti del CdL MedBioTec la concreta possibilità di approfondire le loro conoscenze nell’ambito della fisiologia, della neurologia, della farmacologia, della robotica e dei biomateriali, anche attraverso la frequenza dei laboratori all’avanguardia presenti nel Dipartimento di Ingegneria come il laboratorio XRD-XRF, i Laboratori di Microscopia Elettronica, e del Laboratorio di Controlli Automatici, con possibilità di accrescere la loro conoscenza nel settore della ricerca chimica e farmaceutica, per, ad esempio, la determinazione della struttura di composti inorganici ed organici, e per la comprensione delle funzioni e dei meccanismi molecolari.
Potranno anche usufruire dei laboratori di misure elettriche ed elettroniche, con le diverse applicazioni in campo biomedicale, nonché del laboratorio di elettronica dei sensori dei sistemi di trasduzione per lo sviluppo di sistemi di misura per applicazioni biomedicali.
È fortemente incoraggiato l'uso di metodiche didattiche innovative quali il “learning by doing”, ovverossia l’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. Tale metodologia verrebbe utilizzata sin dal primo anno del corso di studio attraverso le attività nei laboratori didattici nella simulazione in medicina. Sulla stessa linea si collocherà l’utilizzo della metodologia del “Problem Solving”, la cui applicazione avrà la funzione di consentire agli studenti di individuare l’insieme dei processi per analizzare, affrontare, e risolvere positivamente situazioni problematiche.
Verranno altresì implementate le tecniche di “e-learning” o teledidattica, attraverso l’utilizzo della tecnologia informatica e delle potenzialità offerte dalla rete (web, e-mail, FTP, IRC, streaming video, ecc), con possibilità di distribuire online contenuti didattici multimediali. Inoltre, gli studenti potranno usufruire di aree attrezzate con postazioni per lo studio e nuovi spazi di condivisione grazie al recente rinnovo del Dipartimento di ChiBioFaram, ove si svolgeranno le attività didattiche.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione attraverso tirocini organizzati con attività guidata tutoriale dal I al III anno di corso, 2) la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori tirocinio clinico dal IV al VI anno di
corso, e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale 3) la frequenza in laboratori di elaborazione e di progettazione delle tecnologie avanzate dedicate alla medicina.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) o relazioni scritte degli studenti su temi assegnati.
Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto anche attraverso l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l'uso di metodologie quali l'esame clinico strutturato e la discussione di casi clinici.
Più in dettaglio i laureati saranno in grado di:
1)raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate anche in base alle conoscenze acquisite dalla medicina di genere, e, più specificamente, dalla medicina di precisione.
2) correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfofunzionali che si riscontrano nelle diverse malattie;
3)stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, anche in considerazione delle differenze di genere specifiche e secondo i principi della medicina di precisione, riconoscendo ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni
3) individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'essere umano ed il suo ambiente fisico e sociale, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
4) descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'essere umano e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità, con attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione;
5) illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute;
6)interpretare i bisogni globali dei pazienti, e dei loro familiari, in qualsiasi fase del percorso di una malattia, dalla diagnosi alle fasi di “inguaribilità” e “terminalità” quando esse avvengono, attraverso una comunicazione competente ed un approccio interdisciplinare che tengano conto dei fattori culturali, psicologici, spirituali e non esclusivamente dei bisogni somatici che modulano i rapporti tra paziente, famiglia e malattia.
7)Saper discutere la globalità dei problemi clinici e affrontare l'iter diagnostico terapeutico considerando la centralità del paziente e la conoscenza della terapia del dolore, anche in considerazione della medicina basata sull'evidenza;
8) correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, ponendo attenzione alle differenze di sesso/genere e di popolazione, e descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti-tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutor di area) e di supporto personale agli studenti (tutor personali).
Particolare attenzione è data alla attività di laboratorio. A tal proposito si vuole sottolineare che il Dipartimento di DiMed, ChiBioFaram ed Ingegneria sono centri che agiscono in maniera trasversale, multidisciplinare e sinergici su diversi ambiti della ricerca scientifica, le cui finalità primarie sono focalizzate sulla didattica (offerte formative di I, II e III livello) e la ricerca in ambito chimico-farmaceutico-tecnologico, energetico, biomedico, biotecnologico, biologico e biologico-molecolare. In particolare ChiBioFaram ospita, uno dei centri nodali di ricerca avanzata sui materiali, processi e nanotecnologie e in ambito sensoristico (Lab Sensor Beyond-Nano).
Si tratta di elementi importanti, che fanno presagire come il polo possa assumere un ruolo di leadership sui temi di ricerca e formazione per la costruzione di una “Green and Healthy Society”. Appare anche importante sottolineare che diverse discipline presenti nel Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (di recente istituito presso il “Polo Papardo” ed incardinato nel Dipartimento di Ingegneria) offriranno agli studenti del CdL MedBioTec la concreta possibilità di approfondire le loro conoscenze nell’ambito della fisiologia, della neurologia, della farmacologia, della robotica e dei biomateriali, anche attraverso la frequenza dei laboratori all’avanguardia presenti nel Dipartimento di Ingegneria come il laboratorio XRD-XRF, i Laboratori di Microscopia Elettronica, e del Laboratorio di Controlli Automatici, con possibilità di accrescere la loro conoscenza nel settore della ricerca chimica e farmaceutica, per, ad esempio, la determinazione della struttura di composti inorganici ed organici, e per la comprensione delle funzioni e dei meccanismi molecolari.
Potranno anche usufruire dei laboratori di misure elettriche ed elettroniche, con le diverse applicazioni in campo biomedicale, nonché del laboratorio di elettronica dei sensori dei sistemi di trasduzione per lo sviluppo di sistemi di misura per applicazioni biomedicali.
È fortemente incoraggiato l'uso di metodiche didattiche innovative quali il “learning by doing”, ovverossia l’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. Tale metodologia verrebbe utilizzata sin dal primo anno del corso di studio attraverso le attività nei laboratori didattici nella simulazione in medicina. Sulla stessa linea si collocherà l’utilizzo della metodologia del “Problem Solving”, la cui applicazione avrà la funzione di consentire agli studenti di individuare l’insieme dei processi per analizzare, affrontare, e risolvere positivamente situazioni problematiche.
Verranno altresì implementate le tecniche di “e-learning” o teledidattica, attraverso l’utilizzo della tecnologia informatica e delle potenzialità offerte dalla rete (web, e-mail, FTP, IRC, streaming video, ecc), con possibilità di distribuire online contenuti didattici multimediali. Inoltre, gli studenti potranno usufruire di aree attrezzate con postazioni per lo studio e nuovi spazi di condivisione grazie al recente rinnovo del Dipartimento di ChiBioFaram, ove si svolgeranno le attività didattiche.
Particolare attenzione viene data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori di simulazione attraverso tirocini organizzati con attività guidata tutoriale dal I al III anno di corso, 2) la frequenza dei Reparti di degenza e degli ambulatori tirocinio clinico dal IV al VI anno di
corso, e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale 3) la frequenza in laboratori di elaborazione e di progettazione delle tecnologie avanzate dedicate alla medicina.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi) o relazioni scritte degli studenti su temi assegnati.
Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto anche attraverso l'uso di simulatori, di pazienti simulati e pazienti reali. Sono fortemente incoraggiati l'uso di metodologie quali l'esame clinico strutturato e la discussione di casi clinici.
III - Autonomia di giudizio
I laureati devono acquisire autonomia nell'integrazione delle conoscenze e nella gestione della complessità, devono essere in grado di formulare autonomamente giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, i laureati:
1)saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico ed un atteggiamento creativo e costruttivo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie;
2)saranno in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ('problem solving') e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica;
3)saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi prontamente ai cambiamenti;
4)saranno in grado di esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura sia dei singoli pazienti che delle comunità, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
5)sapranno esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi;
6)sapranno scegliere autonomamente le tecnologie e gli strumenti hardware e software utili alla cura del paziente nel rispetto del contesto sociale e umano in cui si trova ad operare e cooperare con gli ingegneri magistrali per una progettazione o una gestione sempre più evoluta e mirata della tecnologia sanitaria
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
principi generali dell'organizzazione didattica pongono la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti e attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum
nazionale. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club.
Anche per questo descrittore, le valutazioni certificative (valide per tutti i corsi integrati) si baseranno su prove scritte e/o prove orali e attraverso verifiche formative in itinere.
A tale fine, i laureati:
1)saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico ed un atteggiamento creativo e costruttivo orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie;
2)saranno in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ('problem solving') e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica;
3)saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi prontamente ai cambiamenti;
4)saranno in grado di esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura sia dei singoli pazienti che delle comunità, nel rispetto del codice deontologico della professione medica;
5)sapranno esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi;
6)sapranno scegliere autonomamente le tecnologie e gli strumenti hardware e software utili alla cura del paziente nel rispetto del contesto sociale e umano in cui si trova ad operare e cooperare con gli ingegneri magistrali per una progettazione o una gestione sempre più evoluta e mirata della tecnologia sanitaria
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici', tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
principi generali dell'organizzazione didattica pongono la centralità dello studente all'interno del processo formativo, la personalizzazione sui tempi richiesti dai singoli studenti e attenzione alla rilevanza degli obiettivi formativi proposti, che fanno riferimento al core curriculum
nazionale. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club.
Anche per questo descrittore, le valutazioni certificative (valide per tutti i corsi integrati) si baseranno su prove scritte e/o prove orali e attraverso verifiche formative in itinere.
IV - Abilità comunicative
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché' le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1)Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti;
2) Mettere in pratica le capacita' comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari;
3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con i Dipartimenti, con la comunità, con altri settori e con i media;
4) Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente;
5) Dimostrare di avere le capacita' di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento verso gli altri;
6) Dimostrare una buona sensibilita' verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunita';
7) Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta;
8) Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche;
9) Saper riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e saper discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorita' per l'individuo e per la comunità;
10) Capacità di comunicare con competenza tecnica con bio-ingegneri e bioinformatici, progettisti delle tecnologie per la salute, per individuare le migliori strategie diagnostico terapeutiche.
Anche per questo indicatore il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze,
seminari, gruppi di discussione, journal club. Particolare attenzione viene
data all'acquisizione delle abilità pratiche.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali e/o attraverso verifiche formative in itinere.
1)Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti;
2) Mettere in pratica le capacita' comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari;
3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con i Dipartimenti, con la comunità, con altri settori e con i media;
4) Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente;
5) Dimostrare di avere le capacita' di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento verso gli altri;
6) Dimostrare una buona sensibilita' verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunita';
7) Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta;
8) Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche;
9) Saper riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e saper discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorita' per l'individuo e per la comunità;
10) Capacità di comunicare con competenza tecnica con bio-ingegneri e bioinformatici, progettisti delle tecnologie per la salute, per individuare le migliori strategie diagnostico terapeutiche.
Anche per questo indicatore il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze,
seminari, gruppi di discussione, journal club. Particolare attenzione viene
data all'acquisizione delle abilità pratiche.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali e/o attraverso verifiche formative in itinere.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
V - Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacita' di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo piu' in modo auto-diretto o autonomo. Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1) Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili;
2) Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici;
3) Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario;
4) Saper comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione;
5) Saper gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una successiva analisi e miglioramento.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/ apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali).
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali e/o attraverso verifiche formative in itinere
1) Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili;
2) Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici;
3) Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario;
4) Saper comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione;
5) Saper gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una successiva analisi e miglioramento.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in 'corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, journal club. Il processo d'insegnamento/ apprendimento utilizza inoltre ampiamente la didattica tutoriale in piccoli gruppi, con docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto personale agli studenti (tutori personali).
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni certificative si baseranno su prove scritte e/o prove orali e/o attraverso verifiche formative in itinere
Competenze associate alla funzione.
Medico chirurgo LM41
Il corso di laurea di Medicina e chirurgia ad indirizzo Biotecnologico ha l’obiettivo di formare medici chirurghi dotati di solide conoscenze scientifiche, integrate da una formazione in ambito biotecnologico-ingegneristica e digitale oggi indispensabile per un medico che operi in una società tecnologicamente avanzata.
Il medico così formato avrà infatti sviluppato adeguate conoscenze trasversali e buone abilità nell’ambito tecnologico, delle abilità digitali, dell’analisi dei dati e della programmazione informatica
Il corso di laurea di Medicina e chirurgia ad indirizzo Biotecnologico ha l’obiettivo di formare medici chirurghi dotati di solide conoscenze scientifiche, integrate da una formazione in ambito biotecnologico-ingegneristica e digitale oggi indispensabile per un medico che operi in una società tecnologicamente avanzata.
Il medico così formato avrà infatti sviluppato adeguate conoscenze trasversali e buone abilità nell’ambito tecnologico, delle abilità digitali, dell’analisi dei dati e della programmazione informatica
Funzione in contesto di lavoro.
Medico chirurgo LM41
Il medico esercita la propria professione nell'ambito delle norme stabilite dalla Comunità Europea, dai regolamenti nazionali e regionali sia nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale che nelle strutture convenzionate o private.
L’obiettivo del medico è quello di mantenere, o far raggiungere, ad ogni individuo il completo stato di salute, attraverso l’applicazione delle conoscenze acquisite durante il corso di studio, essendo in grado di risolvere problemi su tematiche nuove anche grazie all’utilizzo di nuove ed avanzate tecnologie nelle varie aree della medicina. Per lo svolgimento della sua attività professionale esso collabora, con un lavoro di squadra, con gli altri professionisti della salute e con i laureati magistrali in bioingegneria, avendo acquisito la capacità di relazionarsi ed operare sia con altri medici che con altri professionisti della salute e con gli ingegneri biomedici.
Deve avere acquisito competenza clinica, capacità comunicativa, abilità tecniche, ragionamento clinico e deve aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.
Il medico esercita la propria professione nell'ambito delle norme stabilite dalla Comunità Europea, dai regolamenti nazionali e regionali sia nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale che nelle strutture convenzionate o private.
L’obiettivo del medico è quello di mantenere, o far raggiungere, ad ogni individuo il completo stato di salute, attraverso l’applicazione delle conoscenze acquisite durante il corso di studio, essendo in grado di risolvere problemi su tematiche nuove anche grazie all’utilizzo di nuove ed avanzate tecnologie nelle varie aree della medicina. Per lo svolgimento della sua attività professionale esso collabora, con un lavoro di squadra, con gli altri professionisti della salute e con i laureati magistrali in bioingegneria, avendo acquisito la capacità di relazionarsi ed operare sia con altri medici che con altri professionisti della salute e con gli ingegneri biomedici.
Deve avere acquisito competenza clinica, capacità comunicativa, abilità tecniche, ragionamento clinico e deve aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.
Profilo professionale
Medici generici - (2.4.1.1.0)
Il medico esercita la propria professione nell'ambito delle norme stabilite dalla Comunità Europea, dai regolamenti nazionali e regionali sia nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale che nelle strutture convenzionate o private.